In concomitanza del 25° anno di attività, la “Officine Leoncini e C. srl” ha deciso di onorare il socio fondatore Aldo Bernardoni con una borsa di studio a lui intitolata. Nasce così il PREMIO ALDO BERNARDONI, una borsa di studio per gli alunni più meritevoli delle classi IV dell’ Istituto Tecnico Tecnologico “Lorenzo Allievi-Antonio da Sangallo” di Terni. L’evento inaugurale si è svolto Sabato 31 gennaio presso l’ aula magna dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Lorenzo Allievi-Antonio da Sangallo” di Terni, con la partecipazione del socio fondatore delle“Officine Leoncini e C. srl” , nonché attuale Amministratore delegato, Mariano Leoncini, del Dirigente scolastico, Prof.ssa Cinzia Fabrizi e degli alunni e docenti interessati. L’idea del progetto è nata soprattutto per un impegno sociale, al fine di sottolineare l’importanza della formazione scolastica e sostenere i giovani, spesso avviliti dal periodo di crisi che stanno vivendo, nel percorso di crescita che li porterà a costruire il proprio futuro. Questa borsa di studio vuole essere un incentivo ed un riconoscimento per gli studenti che, con impegno e tenacia, sapranno perseguire gli obiettivi di crescita personale e culturale proposti dalla scuola, rafforzando il concetto di Made in Italy e potenziando tutti quegli aspetti cardine della nostra cultura che potranno guidarci ad una rapida ripresa. Tutti questi valori si concretizzano perfettamente nell’ esempio di vita del Cavaliere Aldo Bernardoni cui il premio è intitolato.
“Aldo Bernardoni nasce il 17 Febbraio 1910 a Montese, paese dell’Appennino modenese, e, dopo avere completato l’istruzione primaria, inizia a lavorare come calzolaio. Ben presto rivolge però, insieme al fratello Lino, la sua attenzione verso il nuovo mondo del trasporto su gomma, utilizzando inizialmente camion residuati della Grande Guerra. Quando l’Italia espande i suoi territori costituendo l’Impero coloniale africano, Aldo Bernardoni impianta la sua ditta di trasporti in Somalia ed Eritrea sempre assieme a suo fratello . L’attività della sua ditta viene però compromessa dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, a causa della quale deve rientrare in Italia ricominciando il lavoro nello stesso settore dopo il 1945. Nel frattempo Bernardoni si sposa con Elena e ha quattro figli: Annamaria, Giovanna, Luisa e Fausto. Con l’operosità che contraddistinguerà tutta la sua vita e la sua carriera professionale, Bernardoni continua quindi la sua attività nei trasporti ma poi sposta gradualmente i suoi interessi verso la produzione di materiali per l’edilizia, settore in forte espansione nell’Italia post-bellica. In particolare sposta la sua attenzione verso i materiali inerti, con una cava a Sasso Marconi, e alla calce idrata. Si trasferisce quindi a Terni con il fratello Lino acquistando un terreno in località Marmore, dove individua una cava di materiale particolarmente adatto alla trasformazione in calce grazie ad un forno costruito sul posto; il buon risultato della sua attività lo porta successivamente a espandere la sua area di produzione, costruendo nel 1972 un altro impianto a Marcellina. Pur non avendo compiuto studi tecnici formali, Bernardoni è un imprenditore abile e appassionato, che matura nel tempo l’idea che si può migliorare l’efficienza degli impianti di cottura della calce realizzando un forno di tipo diverso. Avendo chiare in testa le caratteristiche di questo forno, lo progetta e lo fa realizzare ex novo a Marmore (Terni). Il nuovo forno risulta altamente efficiente, consentendo una migliore cottura del materiale con un minore consumo di energia, tanto da essere preso a riferimento da altri produttori anche in Germania. Alla morte del fratello Lino vende le fornaci di calce ed esce dal mondo delle cave. Resta fermo due anni, ma l’ inattività non faceva parte della sua indole. A Terni conosce un giovane artigiano, Mariano Leoncini, e, spinto da spirito indomito, fonda con lui la “Leoncini e C. Srl.” ideata per produrre impianti per la produzione della calce. Purtroppo non riesce a vedere realizzato il suo sogno poiché muore il 31 Luglio 1998 a Terni dopo una lunga malattia ma la Leoncini e C. Srl grazie anche al contributo sia dello stesso socio fondatore, Mariano che del successore nipote di Aldo Bernardoni, Romano Bernardoni, vede un ascesa eccezionale attestandosi non solo sul territorio nazionale ma ben presto nei principali mercati internazionali come sinonimo di professionalità ed innovazione tecnologica.” La vita di quest’uomo può essere riassunta con una celebre frase del cosiddetto padre della psicoanalisi Sigmund Freud: “L’uomo di successo, è colui che riesce, a forza di lavoro, a trasformare in realtà le sue fantasie di desiderio.”
Come già risaputo, nel Dicembre 2012 la “OFFICINE LEONCINI” ha costituito un’ulteriore società oltre i confini europei: la LEONCINI URAL. Tale società è impegnata nelle attività di ammodernamento ed adeguamento ai protocolli di salvaguardia dell' ambiente nella centrale a carbone più grande al mondo. Con i suoi interventi, la "Leoncini Ural" sta contribuendo non solo a garantire una maggiore sostenibilità ambientale dell' impianto ma anche ad aumentare la sua efficacia produttiva, già pari a 3800 mw di potenza installata, del 10% circa.
Sin dalla costituzione della nuova società si è creato uno staff competente ed efficace, perfettamente integrato nella realtà sociale e culturale del paese e in particolare con la comunità e l'amministrazione pubblica della città di Ekaterinburg.
Nell’ottobre del 2014, quest' ultima, contando sugli ottimi rapporti di collaborazione già instaurati, si è messa in contatto con la segretaria di direzione della "Leoncini Ural", Olga Bykova, chiedendo la possibilità di sponsorizzare una squadra di sci di bambini del posto.
La Leoncini Ural, gemellata con le Officine Leoncini, spinta dai valori etici, morali e sociali che la animano nella sua attività, si è subito adoperata per fornire indumenti personalizzati alla squadra di sci di fondo della scuola sportiva OLIMP della città di Reftinskaya, dove è attualmente situato il cantiere, ricevendo una lettera di ringraziamento da parte della stessa scuola sportiva e dei genitori dei bambini.
La decisione di questa sponsorizzazione, oltre che per un fattore pubblicitario, è stata presa mossi dal desiderio di contribuire in qualche modo alle attività che animano la comunità in cui lavora l’azienda e anche per contribuire allo sviluppo dello sport , in quanto la OLIMP partecipa a competizioni locali nella regione degli Urali e coinvolge nelle sue attività molti bambini figli dei dipendenti della Leoncini Ural.
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